Domanda:
Perché gli egizi rappresentavano la figura umana solo di profilo?
anonymous
2012-03-12 05:29:28 UTC
Perché gli egizi rappresentavano la figura umana solo di profilo?
Quattro risposte:
anonymous
2012-03-12 05:34:39 UTC
A quei tempi non esisteva la prospettiva,e difatti fu inventata dopo.

Comunque sia se noti non tutto il corpo era di profilo,ma solo il volto.
?
2012-03-12 07:05:28 UTC
Tutto quello che si è potuto sapere della pittura egizia lo si è rilevato dalle bellissime tombe dei sovrani delle varie dinastie o dai frammenti rinvenuti nelle rovine degli antichi palazzi. I disegni sono leggermente modellati con delle bellissime grafie a rilievo oppure tracciati a piatto.



In ogni caso, la prima cosa che colpisce l'occhio è la convenzione con cui le immagini sono tracciate. Queste convenzioni, tipicamente ed esclusivamente egiziane, sono sottoposte alla "Legge della Frontalità" dove, per esempio nella figura umana, si noterà sempre il celebre occhio di fronte su testa di profilo su spalle di fronte su torso di profilo. Dipingendo un essere umano, il naso è meglio visibile di profilo, di conseguenza anche la testa andava dipinta ( o incisa ) di profilo. L'occhio, che risultava meno visibile, veniva allora dipinto di fronte. Le spalle si dovevano vedere entrambe e per questo venivano raffigurate di fronte così come le braccia, le gambe e anche le dita delle mani.



Seguendo questa convenzione nacque la tipica figura umana dell'arte egiziana dove l'uomo veniva sempre raffigurato con un colore scuro (mattone) e la donna sempre con un colore chiaro (giallo-ocra). Qui è dove la prima ed incontrastata regola della pittura egizia si scontra con la prospettiva.

Una cosa che non si vedrà mai in un dipinto egizio è la prospettiva. L'assoluto rigore compositivo non la prevedeva, le cose dovevano essere raffigurate proprio come erano o come si vedevano ma mai come sembravano. Quindi nei dipinti egizi esiste un rifiuto totale della prospettiva (non si sa se la conoscessero o meno) e non si troverà mai neanche un minimo tentativo di rappresentare qualcosa in forma prospettica. Possiamo dire che la "Legge della Frontalità" veniva esclusivamente applicata alle figure umane mentre per tutti gli altri soggetti la pittura era liberissima. Infatti i più svariati oggetti, le barche, le piante gli uccelli e tutti gli animali conosciuti sono dipinti proprio come sono, con un attento amore per la natura, fantasia e assoluta libertà inventiva. I contorni di tutte le figure sono sempre netti e precisi : tutte le figure vengono prima studiate e abbozzate singolarmente e solo dopo disposte a gruppi secondo un perfetto ordine compositivo.
C@rol
2012-03-12 10:15:33 UTC
Erano i volti ad essere disegnati di profilo. Come tutta l' arte del tempo anche quella egizia obbediva + a criteri simbolici che realistici e non certo perché gli artisti dei faraoni non sapevano fare diversamente. La figura umana bidimensionale - disegnata a partire da un reticolo che ne stabiliva le proporzioni ma senza ubbidire alle leggi della prospettiva - era si vista di profilo ma con l' occhio ed il busto disegnati frontalmente. Moltiplicando i punti di vista gli artisti cercavano dunque di rendere visibile la maggior parte della figura umana tentando, in un certo senso,di riprodurre le tre dimensioni di una superficie piana.Tratto da focus storia n. 61 novembre 2011 pagine 72.

Ti aggiungo che:

Questa regola era sempre adottata nei ritratti dei re e dei membri della nobiltà; mentre per i servitori e i lavoratori dei campi erano concesse variazioni e interpretazioni più libere.
?
2012-03-12 05:31:54 UTC
Perché non erano capaci di fare di meglio. La rappresentazione grafica degli oggetti tridimensionali si è evoluta lentamente nel corso della storia.


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