Domanda:
Chi mi sa dire quali sono gli aspetti del Medioevo storico ai quali la letteratura e fantasY si sono riferiti?
anonymous
2009-02-13 13:55:57 UTC
A quali fatti del medioevo si sono ispirati gli scrittori o comunque quelli che ci hanno fatto romanzi e film sui generi fantasy?E' tutta leggenda o c'è un fondo di realtà?
Sei risposte:
ematite
2009-02-16 08:42:19 UTC
Il fantasy è un settore troppo vasto per dare un'interpretazione univoca.

Spesso si mescolano elementi celtici e medievali.

Di tipicamente medievale ci sono alcune fogge dei vestiti (lunghi abiti morbidi per le dame, armature e cotte di maglia per i cavalieri, capelli a punta come quelli delle nobildonne, ecc...), gli ambienti di castelli e taverne, l'uso del cavallo o andare a piedi come mezzi di locomozione, armi d'assedio come arieti, catapulte, trabucchi, ecc..., l'uso di archi e spade come armi favorite, accanto a mazze e balestre.

Poi del Medioevo è sparita tutta la parte religiosa e si è invece inserita un'aura magica più celtica che medievale (niente demone caprino nè sabba di streghe, ma elfi, fate, druidi, pozioni di erbe, pietre magiche, ecc....).
Benny
2009-02-15 13:23:09 UTC
beh dipende....

Poi vorrei precisare una cosa: Basta pensare almedioevo come periodo buio. Non lo era!
Esperto di storia Medievale
2009-02-14 04:41:35 UTC
No, per lo più le storie Fantasy, i racconti per ragazzi e quant'altro ci sia al di fuori dei libri di storia (anche i libri e racconti storici che prendono come base quel periodo) sono basati prevantemente su stereotipizzazioni fondate sulla conoscenza media del possibile lettore o giocatore.



Purtroppo, nella storia, ci sono entrate nella testa tutti i racconti stereotipizzati del medioevo o di epoche storiche diverse dalla nostra e per questo sono diventate conoscenze comuni, quello che in realtà sono sfaccettature parziali di un mondo ben più vasto che rappresenta il medioevo.



Esempio: le stesse battaglie che oggi vengono raffigurate nel cinema, sono veramente molto distanti da quello che erano quelle medievali. Tutto quello che oggi immaginiamo del medievo, almeno per le persone che non hanno questo interesse a scoprirlo, immaginano che i combattimenti medievali siano fatti simil balletti con spade, annessi di messe da kung-fu e dove sempre l'eroe è il nobile cavaliere. Mentre nella realtà le battaglie medievali erano combattute per lo più da contadini con armi rudimentali ricavate degli strumenti agricoli e con scarsa preparazione bellica. Spesso, scappavano sul campo di battaglia o si arrendevano facilmente, mettendosi in cattiva luce ai signori. Si vedono morti a destra e manca, ma per lo più le guerre medievali tra nobili erano dei "giochi" dove i morti erano accidentali. Per lo più la guerra era come oggi è una competizione sportiva "pericolosa". E non proprio una guerra come noi la intendiamo oggi giorno. In quanto i cavalieri seguivano un codice etico e morale, e quindi non potevano uccidere di proposito un loro pari. La vittoria andava a chi non si arrendeva. La cavalleria, alla fine era una farsa.

E' con le crociate (non le prime) e le compagnia di ventura, che non seguivano codici morali ed etici, ad avere una visione più crudele della guerra.



Molte volte ho letto qua sopra che "la chiesa" organizzò le crociate a proprio vantaggio. La cosa è assolutamente incorretta. Le ragioni storiche delle crociate furono molte e molto complesse, e la "colpa" venne data alla chiesa per risentimento popolare e dai movimenti laici (piu o meno moderni). Alla fine la Chiesa rispondeva ad un problema: quello dell'alta criminalità tra i giovani cavalieri. Molti di essi infatti, si lanciavano in avventure erranti dove andavano per villaggi a depredarli e a chiedere riscatti per sequestri, così vennero "indottrinati" nella fede, e usate le loro forze al fine di liberare la Terra Santa. Essi vendettero la casa e molte proprietà per andare all'avventura ed emulare eroi come Orlando. Tutto questo non venne certo fatto per un mero piacere alla chiesa! Dietro c'era tutto un giro economico personale e sociale molto complesso da riassume in 3 righe. Basti pensare al ricavo che ne aveva il cavaliere che poteva vantasi di aver compiuto nobili azioni a Gerusalemme; sarebbe stato accolto come un salvator di patria.



I castelli, fino agli anni del '200-'300 per lo più erano fatti di legno, ed avevano una torre centrale (mastio) adibita a granaio. I magnifici castelli che si vedono nei film e narrati nei racconti, sono costruiti a partire dal '400. E in realtà non costituivano un reale posto di difesa, in quanto nessun sano di mente avrebbe mai attaccato un castello. Se esso doveva essere fatto, di certo non si assaliva in quella maniera, ma si preferiva aspettare che l'arroccato nel castello morisse di fame.



Prendiamo ad esempio anche il telefim "merlin" che ultimamente ha attirato milioni di telespettatori italiani.



Gli errori storici sono milioni. Dai vestiti simil "far west" del protagonista, dalle vetrate (inventate solo nel rinascimento, e sconosciute nel medioevo). Dal fatto stesso che le leggende di Rè Artù, sì si diffusero nel medioevo (i primi scritti risalgono al 500 circa, ma che si diffuse ampiamente nel 1100), ma che prendevano in esame un eroe precedente databile attorno al 300 d.C. e quindi l'ambientazione avrebbe dovuto essere romanica e non medievale. La stessa storia è stata storpiata e modificata. Per lo più è stata presa come traccia il racconto di Malory del 1400 circa, ma dove viene molto storpiata. Infatti, nel racconto originale sono molte le cose "politicamente scorrette" (nel racconto si narra che Artù andò a letto con la propria madre), che nel "buonismo" attuale sarebbero state viste di mal occhio.



Poi, bisogna anche dire, che le storie non veniva scritte ma che venivano tramandate in modo orale e che quindi, molto spesso le storie variavano nei luoghi e nei tempi. Quindi, le storie che oggi noi conosciamo, come quella di Artù, di Tristano ed Isotta, di Robin Hood, sono storie che si sono evolute e modificate nel tempo in base alle tradizioni orali e le tradizioni dei luoghi.



Ce ne sarebbero di cose da dire che sono state "fantasticate" e messe su piani più attrattivi per l'utente moderno, che nemmeno te ne fai un'idea. Se questi racconti rappresentassero veramente il medioevo per come era, si capirebbe maggiormente che la nostra vita moderna non è poi così lontana dalla loro, e le cose che oggi sembrano assurde, in realtà erano scelte che tutti noi avremmo fatto in quel contesto. E Voyager non avrebbe ascoltatori.
Margherita
2009-02-13 22:31:09 UTC
Credo che come tutti i periodi bui, si presti alla fantasia degli scrittori, l'ignoranza del periodo si doveva misurare con i grandi sconvolgimenti culturali che avvenivano contemporaneamente.

L'arrivo sella cultura araba, le scoperte dei Crociati, i negromanti, la magia che non voleva cedere il passo alla nuova religione, che intanto veniva imposta con violenza etc.

Però le grandi saghe medioevali hanno preso corpo molto dopo, rispetto agli avvenimenti a cui esse si ispirano.
barbagli.luca
2009-02-13 19:07:55 UTC
ciao!dipende i generi di fantasy a cui ti riferisci!comunque facciamo un es."il signore degli anelli"si riferisce alle fasi storiche della nascita e ingrandimento delle industrie e dell'effetto che essa ha avuto sull'ambiente!poi ci sono tanti altri aspetti come la politica x fare un esempio l'anello e quelli che sono sottoposti ad esso!cosa rappresenta?secondo me l'anello rappresenta lo stato!poi è logico una risposta chiara non si puo dare a una domanda cosi vasta come la tua!spero di esserti stato di aiuto!comunque se nn ti ho esaudito la curiosita fammelo sapere!cosi cerco di rimediare!comunque cerca di chiedermi su cosa vorresti sapere ma piu specifico!
Angelo,la verità renderà liberi
2009-02-13 22:39:53 UTC
tutte leggende.


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