Domanda:
Come faccio a capire chi ha ragione su Garibadli?
Rodja R
2008-06-20 03:32:07 UTC
A scuola, come a tutti gli italiani(credo) mi hanno presentato Giuseppe Garibaldi come un eroe, ovvero "l'eroe dei due mondi". Ultimamente però gli si è fatto un revisionismo sull'unità d'Italia e la rivoluzione Garibaldina. Ho assistito a vari dibattiti sull'argomento da parte di storici contro Garibaldi le cui fonti mi sembravano abbastanza attendibili:
“Finiamola di definirci i buoni d’Europa; e nessuno dei nostri fratelli del nord venga a lamentarsi delle stragi naziste. Le SS del 1860 e degli anni successivi si chiamarono , almeno per gli abitanti dell’ex reame, Piemontesi”.

"L’esercito garibaldino, lurido, bieco, famelico, disordinato, male armato, entra nella città. Si spandono per le case, pei paesi e per le ville; sono i padroni di tutto, derubatori d’ogni arnese, calpestatori d’ogni monumento, insultatori d’ogni grandezza. Napoli, che i Vandali non vide mai, vide i garibaldini."
(Carlo Alianello)
Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili
Dieci risposte:
2008-06-24 09:43:11 UTC
Chi ha ragione? Tutti.Lo conosci il modo di dire "tu hai ragione ma io non ho torto"? Scherzi a parte - ma la politica a volte è o è stata così, ambigua - io ai revisionismi dò poco credito, però quello sul Risorgimento è doveroso perchè non risponde a propagande politiche come quello sui Partigiani o sul Comunismo o anche sul colonialismo fatto nel dopo-sessantotto. I fatti parlano: già nel 1976 vidi un documentario Rai dove si parlava di Pontelandolfo e Casalduni ed io mezzo terone rimasi impressionato.Vidi che aprivano il tombino della cripta della chiesa dove c'era un mucchio di ossa e stracci, resti della gente lì tumulata in gruppo dopo gli eccidi.Conoscendo il Sud, ho sempre considerato la sua differenza rispetto al Nord come incompatibile con la retorica nazionalista e le sciocche frasi del Dvce come "non esistono + italiani del N e del S ma solo Italiani".Ca@@ate!...Guardavo le case antiche in tufo, le campagne immote, gli ulivi nel tramonto, quel senso di feudale, spagnolesco ed antico che c'era (25/30 anni fa....)al paisiello, e tornando a Nord mi chiedevo cosa avessero a che fare quelle persone col Nord già in via di industrializzazione,con le campagne razionalmente coltivate (sebbene L'Albero degli Zoccoli ci mostra una miseria non dissimile), le manifestazioni operaie, i movimenti politici, una borghesia brillante ed "europea"(per forza: Piemonte francesizzante e Lombardia da 150 anni sotto l'Austria).Ho letto il Gattopardo ed ho riflettuto e mi sono detto che a Casalduni, a Pontelandolfo, a Bronte, Bixio Cialdini e Fanti (e sebbene indirettamente, l'Eroe dei 2 Mondi) non sono stati diversi da Kesserling e da Kappler.Del resto le vicende fasciste hanno messo in luce questo aspetto cupo del ns carattere italiano che vorremmo invece vendere come "buono":no, siamo estremisti, nel buonismo come nella ferocia, del resto i nazisti trovarono entusiasti emuli nei repubblichini anzi arrivando a ...deprecarli!!!!!....Il bandolo di solito sta nelle ideologie, che nn condanno (sono l'ossatura d'un pensiero, di una scelta, nn si può prescindere da un'impalcatura ideologica in una scelta collettiva), ma la cui esasperazione è luttuosa. I patrioti erano indottrinati secondo uno skema prevedente un governo "cattivo" che opprimeva dei poveri fratelli, ai quali dovevamo "portare la libertà"(o esportare la democrazia?...le ca@@ate si ripetono!..tali e quali!). Indi, il fatto che la gente avesse almeno una diffidenza verso personaggi così "stranieri", già come primo impatto faceva pensare ad un "tradimento": come può uno guardarmi male se vengo a "liberarlo"? Quando poi si videro le porte dei conventi aperte a cannonate(!), i saccheggi e lo stupro delle suorine....come pensate che possa reagire un bravo ragazzo di Scicli, di Mistretta, di Serrastretta,cresciuto nel rispetto della Fede e dei suoi (degni o meno) Rappresentanti? Se oggi diamo addosso ad Abel Smith che ci dice di levare i crocefissi, e siamo come minimo dei miscredenti, come reagireste se lui con un'uniforme rossa o azzurra facesse tiro a segno con le immagini sacre e fossimo nell'800? Come minimo lo prendete, gli tagliate le palle e lo impiccate, come facesi coi soldati italiani. Soprattutto perchè stupravano, o comunque insidiavano le brave ragazze del Sud che non andavano ancora a fare le "troye" in filanda come a Nord: ancora nel 1959 a mio padre fu chiesto "ma tua moglie, su a Nord, come fa ad essere onesta se va nell'ufficio con i mascoli?". Nel 1959!....figuriamoci nel 1860!...Lo scarso tatto verso culture diverse è la costante dell'800, la prosopopea dei "più evoluti" che volevano esportare la propria idea facendo violenza al sentire altrui. Ecco che il senso di superiorità trasforma un già dubbio liberatore in un malvisto conquistatore: e qui si parte già col piede sinistro. Che pensi quando sei un Principe cresciuto nella tua aura di grandezza, fiero di 3/4/5 o più secoli di retaggio, e ti arriva in casa un cencioso in uniforme che senza tutti i salamelecchi soliti ti annuncia burbero che qui ci faranno "il comando"? Vero è che col notabilato locale si fece subito un patto politico, cosa indispensabile per il crollo dello stato borbonico: si mormora assai della corruzione fatta da Nord per destabilizzare l'apparato di difesa e nn ho dubbi in proposito. Il generale Landi aveva a Palermo 20.000 uomini contro poche migliaia di terroristi e talebani in camicia rossa e quando invece diede ordine di ritirarsi, un ignoto soldato gridò che era uno scandalo, scappare così: quello gli rispose "statte zitt', mbriacò!". E le manovre deliberatamente idiote di molti reparti in momenti cruciali degli scontri, tanto che il Re voleva processarne gli ufficiali? Soldi, soldi dal Nord, e/o ampie promesse di comode sinecure nel nuovo Regime. Tutto doveva cambiare ma in realtà, non dico niente, ma ben poco cambiò, e questo solo in peggio, per la povera gente. O per i soldati che avevano "uno Ddio, uno Re!" e nn giuravano per il Re Savoia preferendo i lager del Piemonte. Impressionante il fatto che di molti di loro NON SI SEPPE PIU' NULLA. Saranno mai emerse le fosse comuni, o li hanno bruciati come a Dachau?.Al plebiscito, chi votava NO veniva malmenato ed apertamente minacciato dai volontari e dalle soldataglie (tutti del nord tranne i rinnegati) messi a guardia dei seggi. Funzionari sollevati da incarichi ricoperti da 15/20 anni, proprietà confiscate per il minimo sospetto politico (=di essere briganti o ribelli). Ragazze stuprate ed uccise indi gettate nel rogo della casa paterna sotto gli occhi dei genitori subito uccisi a pistolettate dagli ufficiali. Cosa analoga fecero i nordisti in quella stessa epoca in america. Il moderno liberalismo capitalista, che frigna su qualche riccone o nobile accoppato dai comunisti/giacobini/partigiani/terroristi/BR, è nato in tutto il mondo dalla cancellazione brutale, violenta, sanguinosa dei relitti della società rurale sopravvissuti a Napoleone (eccone un altro, buono questo!) ed alla macchina a vapore. Sudisti, borbonici, indiani e pellerossa, negri e "selvaggi", tutti sono accomunati dal fatto di essere ostacoli al "nuovo",alle idee falso democratiche, al malcostume mascherato da libertà di pensiero, alla rapace cupidigia del profitto, al saccheggio dell'ambiente. Bianchi o di colore, un marchio solo: "arretrato". Nel concetto darwiniano, erano esseri non-evoluti e quindi da eliminare, anche fisicamente se nn accettavano di esserlo culturalmente e psicologicamente. In realtà, il Sud non era poi così arretrato come lo ha ridotto l'Italia in seguito, depredandolo: però, certo non era "all'altezza". Nè i conquistatori avevano, appunto, la sensibilità politica o culturale di capirlo ed adeguare metodi, linguaggio e strumenti alla sua realtà. Anzi: era di moda "germanizzare", "francesizzare", "russificare", "civilizzare". Un Impero come gli Asburgo, dove c'era un certo diritto di vivere ciascono a modo suo, era visto come "arretrato" esso pure: nel mondo del sig.darwin, il coleottero evoluto non deve tollerare quello meno evoluto,nè collaborare. Putroppo gli Asburgo erano un boccone troppo grosso per i buffoni liberaldemocratici nn solo italiani, e c'è voluta una guerra mondiale per eliminarli. L'ideologia, il paraocchi che essa imponeva, esigeva si facessero "gli italiani": ok, mi sta pure bene, ma nn li si fa in 2 anni e con una manciata di decreti da far urlare al genocidio. Ci vuole almeno un paio di generazioni e molta pazienza: man mano, la scuola, il vivere accanto, creano integrazione. Certo: è quello che in (minima) parte è poi successo ma a che prezzo? Le cifre degli eccidi è ovvio che 110/120 anni di propaganda nazionalista le hanno fatte sparire. E ne è nato il divario N/S, la reciproca diffidenza senza dubbio ispirata anche ad abitudini inconciliabili, ma con radici che ritengo ben più severe: l'odio x il dominatore sprezzante ed oltraggioso. Io considero i briganti non meno dei Partigiani: che poi col tempo, isolati dalle stesse popolazioni del resto ampiamente minacciate dai lombardi, siano di fatto divenuti criminali, è per me secondario, anzi, un elemento in più per denigrare il governo postunitario incapace di recuperare almeno queste situazioni. E quanta omertà, diffidenza verso lo Stato, sprezzo delle leggi (sentite estranee od ostili) nasce appunto dalle epiche gesta delle SS savoiarde? PS: per El Vecio, non discuto dell'Eroe, gli eccidi li fecero i suoi tirapiedi (Bixio) e l'esercito italiano (che le prendeva dagli austriaci ma coi civili era formidabile!...come la Marina le cui scassatissime corazzate duravano 5 minuti sotto il tiro ma per bombardare Palermo nel 1872 erano Ok).L'Eroe era forse solo un nobile, generoso illuso:anche lui, vittima del rag.Cavour e dei capitalisti del Nord.
2008-06-20 12:23:55 UTC
Ora i meridionalisti sostengono che il Regno delle due Sicilie era un paradiso sociale dotato di grandi ricchezze e raffinata tecnologia .



Potrebbero anche spiegarmi allora come mai un esercito bene armato e forte di 80000 dico ottantamila effettivi venne fatto a pezzi da un pazzo avventuriero alla guida di mille matti bergamaschi ignoranti e male armati ?
Rire
2008-06-20 03:39:28 UTC
Concordo con i dettagli aggiuntivi numero 0 !!

Micia Dida
2008-06-20 07:12:49 UTC
Caro Rodja....più che le parole dei polemisti in poltrona contano i fatti e sono tutti dalla parte di Garibaldi....certe sue

mosse strategiche si studiavano a West point....non a caso Lincoln offrì a Garibaldi un comando di un corpo d'armata nell'esercito federale al tempo della guerra di successione e Victor Hugo lo definì unico generale mai sconfitto (anche se non era vero...). .

In più Garibaldi rifuggì da compensi e prebende, tanto è vero che dopo Teano chiese a Vittorio Emanuele II un sacchetto di sementi come ricompensa...

Comunque anche lui era un uomo e di sbagli ne avrà anche fatti....ma il leghista Castelli che a Porta a porta ebbe il coraggio di dire che Garibaldi nella difesa di Roma era stato spazzato via da Odinot è stato prontamente zittito dal generale Jean....cavoli se due mesi di resistenza asperrima di fronte a due o tre eserciti coalizzati (Francesi, Borbonici ed austriaci) vuol dire esser spazzati via facilmante...





Questi sono fatti, non parole....





Grade Brancalione da Norcia......
calogeroschettino
2008-06-20 03:58:38 UTC
Garibaldi fu l'unico che riuscì a fare del Risorgimento un movimento di popolo e che non trasse vantaggi economici nè d'altro tipo dalla sua azione. Era generoso, impulsivo, privo di senso politico ma se l'Italia, nel bene e nel male, è unita lo deve principalmente a lui. C'è l'ottima biografia di Montanelli e Nozza da leggere

Tutti i paesi d'Europa hanno zone più o meno sviluppate e poi se industrie non sono nate nel Sud non è colpa del Nord.I meridionalisti da leggere sono Giustino Fortunato, Saverio Nitti e anche Benedetto Croce non certo Alianiello
idramoro49
2008-06-20 03:56:01 UTC
Paragonare le SS ai garibaldini! assurdo! i garibaldini hanno combattuto come tutti i soldati da quando c'è il mondo combattono. Le SS prendevano i bambini, li gettavano per aria, e si divertivano a sparargli davanti le madri.
ariadorn79
2008-06-20 05:26:27 UTC
CARO ANSWERINO, io credo che in cuor tuo tu sappia bene chi ha ragione. Se da un lato è vero che ci sono forze politiche e non-politiche che hanno interesse a incensare la revisione storica, dall'altro è un fatto che l'epopea risorgimentale è frutto di una mitizzazione così pomposa che nemmeno parlerei più di epopea. Lo stato sabaudo si impose con mezzi criminali nel meridione d'Italia (e non solo), usurpò la leggitimità borbonica e si rese protagonista di scorribande ed eccidi sanguinosi. Garibaldi servì a questo progetto perchè conosciuto per la sua abilità nella guerriglia, ma ebbe, a livello istituzionale, assai magri riconoscimenti.

Ancor oggi, come ben dici, risentiamo di divisioni di fatto tra aree geografiche, anzi, spesso possiamo anche non parlare di nord-sud, bensì di provincie vicine fra loro.

Il bello dell'Italia è infine proprio questo: la ricchezza dei "campanili", dei comuni, delle tradizioni; tutto ciò fu costruito nell'epoca dei ducati, dei comuni, delle piccole, ma potenti repubbliche. L'unità fu una forzatura (magari necessaria) costruita con la forza di una stirpe illegittima fin dalla nascita come fu quella dei Savoia (studiare la storia di questa dinastia per credere). Molto di più, alla causa dell'unità, hanno fatto vent'anni di fascismo (vedi le misure sociali-nazionali, l'introduzione della leva.. ecc.) che non decenni di monarchia massonica (e.. mi permetto di aggiungere.. di attuale repubblica, dove non a caso il Presidente ricopre ruoli e incarichi che ricalcano quelli del vecchio monarca). Ben venga dunque la revisione e la verità, benchè appannaggio di forze pronte a strumentalizzarla.
beatrice giugno
2008-06-20 04:44:25 UTC
Sto cercando di approfondire cosa sia successo a Bezzecca e cosa significasse il suo "Obbedisco". In Austria ho trovato iscrizioni che considerano Bezzecca una vittoria, a Pergine Valsugana, nella piazza principale parlano solo delle truppe regolari del generale Medici. Sembra che l'"Obbedisco" di Bezzecca sia un po' nebuloso...
2008-06-20 04:59:03 UTC
Anch'io, a scuola, ripetevo come un pappagallo che Garibaldi era buono. Rimane da capire come mai, a distanza di tempo dal c.d. risorg. , la storiografia sia rimasta immutata, almeno quella ufficiale. Hai inserito un brano tratto dal sito dei miei amici borbonici, quello sull'equivalenza tra SS e garibaldini-piemontesi. Un ottimo sito di chi si batte da anni per un revisionismo storico. Può una nazione basarsi sulla menzogna? Un altro sito è "storia libera". Fammi sapere.
aenea68
2008-06-20 03:50:48 UTC
Ebbene, non si può dire che Garibaldi sia stato uno stinco di santo. Ha sì riunito i territori della penisola italica ma a quale prezzo? C'erano, come ci sono tutt'ora, persone che non hanno gradito l'ingerenza violenta dell'unificatore.

E poi, avendo letto i vari progetti di unificazione, io avrei scelto la proposta di Cattaneo che sarebbe stata molto più vicina ai desideri delle persone.


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