Triangoli: rosa, finocchioni; nero, asociali (come gli zingari); rosso, politici (il reato politico comprendeva anche i rapporti sessuali, economici e lavorativi con ebrei dopo le leggi di Norimberga, di solito era un reato applicato a sindacalisti, oppositori politici, partigiani, ecclesiastici che criticavano il regime ecc....); giallo gli ebrei; verde i criminali comuni che di fatto erano l'aristocrazia del campo ed ai quali le SS delegavano la gestione dello stesso. I "verdi" erano ergastolani o condannati a morte cui veniva rimessa la pena: essi erano la gerarchia cui il prigioniero doveva sottostare, ed essi rispondevano alle SS. Anche molti "triangoli rossi"erano inglobati in questo sistema in quanto ripeto nn tutti erano veri oppositori politici del nazismo (rubare o truffare un gerarca o il partito valeva come crimine politico). L'ebreo veniva eliminato sfruttandolo lavorativamente fino alla fine: svolgeva compiti manuali pesantissimi e spesso pericolosi (questi senza un'elementare precauzione) vestito solo col pigiamone a righe,mutande e camicia, ai piedi degli zoccoli tipo "olandese", ad ogni stagione. Il caldo ed il freddo lo stremavano,unitamente allo sforzo fisico, nn compensati dal nutrimento che era ridicolo: una specie di minestrone di rape molto liquido ed un blocchetto di pane di sementi varie di circa 10 x 10 cm. Le baracche erano o afose ( e d'estate veniva dato ordine di tenere le finestre chiuse....) o gelide. A volte, dopo una notte afosa, si raccattavano 8 / 10 cadeveri. Venivano inventate adunate e docce all'aperto con idranti con -10°, controlli dei pidocchi a -15°(spogliarsi, spidocchiarsi, lavarsi all'aperto); al minimo errore nel marciare, due ore in piedi all'aperto nell'Appellplatz. Innumerevoli gli incidenti sul lavoro. Rudimentale l'assistenza medica, spesso l'ospedale del campo altro nn era che un'infermeria con molti letti a castello dove in pratica eri in osservazione: se dopo una superficiale cura nn guarivi, alla prossima ispezione dell'uff.le medico SS eri "selezionato" per il gas. Le punizioni: la minima infrazione poteva anche essere punita con violente percosse, a giudizio del Kapò di turno, che potevano esitare nel decesso; spesso i Kapò ricevevano ordine dalle SS di fare un pò di vuoto, di fornire un pò di "kaputt" (morti, fuori uso...) al Krematorium, ed allora venivano inaspriti i pestaggi, comminate pene capitali per un nonnulla, causati ad hoc "spassosi" incidenti sul lavoro. Il kapò picchiava a bastonate, o incaricava un prigioniero di annegare in un secchio d'acqua il condannato, od ordinava al condannato di impiccarsi da sè in camerata. Oppure buttava il berretto sulla recinzione elettrificata, indi gli ordinava "vai a prenderlo". A 2 metri dalla rete c'era l'off-limits, per cui le sentinelle SS sparavano (tentativo di fuga): oppure lasciavano che il disgraziato s'inerpicasse finendo folgorato. Altre pene, comminate sull'Appelplatz sempre per infrazioni al durissimo regolamento, erano l'impiccagione o l'appendimento per le braccia, passate dietro la schiena, per cui dopo qualche ora collassavi soffocando. Ogni tot c'era una selezione: chiusi nella baracca, i prigionieri, nudi con in mano la propria scheda matricolare, sfilavano dalla porta uscendo, consegnavano ad un SS (spesso nemmeno medico) la scheda e rientravano da un'altra porta. Lui li squadrava e faceva due pile di schede: a dx gli abili, a sx i Mussulmani da gassare perchè ormai troppo deboli per produrre proficuamente. Questo in un campo (Buna-Monowitz, Auschwitz) dove i prigionieri, ebrei o no (nn faceva differenza, erano tutti "Kazett", scarto, robaccia...t), servivano comunque al Reich. In altri Lagern all'arrivo gli Ebrei (soltanto loro, erano i Lagern "dedicati" alla Endlosung, soluzione finale) erano denudati per la doccia, gassati e cremati a tempo di record, senza penottare o viverci, esclusi i Sonderkommando (squadre speciali) addetti al Krematorium (a rotazione potevano però venire eliminati essi pure). All'inizio, quando ancora i Lagern non funzionavano al 100%, si usarono anche fucilazioni di massa in buche tosto ricoperte dalla squadra che moriva subito dopo. Inoltre c'rano degli "interludi" anche nei campi "produttivi", quando per sovraffollamento si doveva "far posto": si scatenavano orge omicide nel cuore della notte sui nuovi arrivati, con spari, uso di spranghe, docce fredde a - 10°.... . C'ernano poi dei Kapos che amavano l'uso dell'accetta, quelli che strangolavano (tutto da s'è), quelli che facevano affogare o soffocavano facendo bere 25/30 litri al malcapitato. Ripeto: ebreo partigiano o zingaro o frocione che fosse. Erano "cauti" coi politici ( i meno impegnati) e coi verdi, anzi, i secondi automaticamente erano dei Kapos per designazione, seguiti da molti politici. Ed anche parecchi ebrei si distinsero diventando Kapò a propria volta: infatti erano assai abili, i Kapos, a capire chi erano i deportati più forti, più cinici, quelli che subito si mettevano "al servizio" pur di sopravvivere, e li "elevavano" al poprio rango. Questi ed i professionisti utili (sarti, barbieri, tecnici particolarmente utili, gli scopini che nettavano le camerate, i medici ed infermieri, autisti, meccanici,il Sonderkommandoecc.....) erano al sicuro al 99% dalle selezioni: a questi gradi s'arrivava attraverso corruttele, amicizie, simpatie, il Lager era soprattutto una grossa comunità con le sue regole, le sue mafie, la sua....politica!...ed i suoi commerci interni, formalmente vietati di fatto da tutti sfrenatamente praticati.