Domanda:
Ho una domanda per chi è esperto nella storia dell'italia in particolare della sicilia?
2010-04-30 02:31:10 UTC
Io sono siciliano e molti anziani dicono che gli stati uniti erano interessati alla sicilia e avevano proposto al popolo siciliano di unirsi con gli stati uniti d' america,ma il popolo decise di unirsi all'italia.
Sapete se questa storia è vera e se esistono prove?
Ricordo che desidero risposte inerenti all'argomento e scritte in modo educato
10 punti al migliore
Undici risposte:
Asso121
2010-04-30 04:32:18 UTC
Quello che dicono gli anziani è vero. E' vero anche ciò che qualcuno diceva prima, ossia che furono i mafiosi ad aiutare, anzi a permettere, agli USA di sbarcare in sicilia per iniziare la famosa operazione Husky grazie alla quale avrebbero in seguito liberato l' Italia.Anche se per capire meglio la domanda che tu mi fai bisognerebbe chiarire determinate cose. Prima cosa: a permettere lo sbarco degli alleali fu un napoletano, uno dei più grandi boss mafiosi italo-americani dell'epoca: Charly "Lucky" Luciano. Infatti quest'ultimo aveva il desiderio di passare gli ultimi anni della sua vita il Italia.Il governo chiese aiuto a lui affinché trattasse con la mafia siciliana per far sbarcare gli USA in sicilia. La mafia accettò ( anche perché Mussolini li aveva letteralmente detronizzati e soprattutto esiliati) e quindi grazie a Lucky Luciano gli USA riuscirono a sbarcare in Italia.

Seconda cosa : in Sicilia, all'incirca agli inizi degli anni 50, vi fu un personaggio di spicco nella criminalità siciliana: il bandito Salvatore Giuliano. Quest' ultimo non si può proprio annoverare tra i mafiosi anche perché possedeva una sua banda ed aveva come luogotenente il suo fidato amico Gaspare Pisciotta (colui che in seguito lo tradirà). Adesso non mi par opportuno raccontarti tutta la vita di Giuliano ma, ai fini della risposta, è necessario che io ti parli del suo rapporto con gli USA. Nel 1945 entrò in contatto con i movimenti separatisti siciliani ( guidati dalla C.I.A.). Il primo movimento, il M.I.S ( Movimento indipendentista siciliano) scese a compromessi con lo stato italiano accettando la Sicilia tra le regioni a patto che gli fosse concesso lo statuto speciale. L' altro movimento, di cui faceva parte Giuliano, l' E.V.I.S. (Esercito volontario per l' Indipendenza Siciliana) invece iniziò una dura battaglia contro l' esercito italiano. Giuliano operò in questo contesto. Fu accusato della strage di Portella della Ginestra nel 1947, episodio chiave della storia di Giuliano e più in generale dell'italia del dopoguerra. Infatti questa strage, nella quale Giuliano fece sparare su 2000 lavoratori (guarda caso che appoggiavano il partito comunista e socialista) che protestavano contro il latifondo e festeggiavano la vittoria delle sinistre in Sicilia, resta uno dei più grandi misteri della storia del nostro paese. Infatti gli investigatori ebbero modo di notare come sul luogo del fattaccio vi erano due tipi di proiettili, un tipo usato dalla banda di Giuliano, un altro tipo sconosciuto ( presumibilmente, anzi sicuramente di derivazione americana). Molto probabilmente quindi questa strage fu ordinata da persone/organizzazioni superiori a Giuliano, per frenare l''avanzata delle sinistre in Italia e per rafforzare l' alleanza con gli USA ,che abbandoneranno l' intenzione di aggiungere un' ulteriore stato alla loro bandiera ( la Sicilia) in cambio di un' alleanza contro i comunisti. Tuttavia queste sono certezze senza prove. Le prove che cerchi tu nella tua domanda verranno fuori all'incirca nel 2014. Infatti i casi investigativi in Italia, se troppo scomodi per l' incolumità dello stato o degli alleati di questo stato, vengono coperti dal SEGRETO DI STATO. Nel 2014 scadrà questo segreto e finalmente si potrà far luce su Salvatore Giuliano, su Portella della Ginestra, sullo sbarco degli alleati in Sicilia, su tutto. Scusami se ho omesso molte cose ma qui la storia è davvero davvero lunga e intrecciata. Per capire meglio comunque ti consiglio di andare a leggere la vita di Giuliano e la Strage di Portella della Ginestra. Oltre questo di coniglio un bellissimo film che si chiama Segreti di Stato del 2003 diretto da Paolo Benvenuti.



Spero tu ti sia incuriosito della vicenda e spero che andrai a leggere ulteriori notizie.
• Alessia •
2010-04-30 09:53:42 UTC
Ciao!

Anche io sono siciliana ^^

Comunque giusto ieri la mia professoressa di approfondimento d'italiano ci ha spiegato cosa successe in sicilia dopo la liberazione degli americani.

Allora, gli americani vennero ad occupare le nostre terre con molta cordialità, offrendo caramelle, cioccolata, a tutti i bambini, soprattuto di Palermo. Così vennero accolti molto bene e dato che l'Italia in quel momento non aveva un buon governo, dato che era stato diviso in più parti, Finocchiaro Aprile pensò che un modo per uscirne vittoriosi dalla Guerra poteva essere l'idea di separare la Sicilia dal resto d'Italia e di farla diventare il 49 stato d'America (in quel momento gli stati americani erano solo 48). Infatti Finocchiaro Aprile propose quest'idea con documenti ufficiali a Churchill, re d'Inghilterra, e a Eleonor Roosvelt (moglie del presidente degli Stati Uniti), ma purtroppo non ottenne nessun risultato.
Stefania
2010-04-30 15:00:08 UTC
Sono interamente storie inventate. Gli anziani del posto non sono degli storici.



Volevo anche rispondere a Des Esseintes: prima di buttare dei dati dovresti saperli commentare e sapere da cosa nascono e da come si evolvono. Mostrare una tabella di primati (inutili) e un resoconto (altrettanto inutile) di dati meramenti "alla casaccio" non vuole dire un bel piffero.
calogeroschettino
2010-04-30 11:10:09 UTC
La maggior parte di queste voci nacque nei mesi precedenti al luglio del 43 quando gli angloamericani sbsrcarono in Sicilia, l'operazione Husky.La propaganda alleata aveva lavorato bene e capillarmente.Vi erano stati lanci di paracadutisti "oriundi" che avevano creato una fitta ed efficiente rete di informazioni.I prigionieri siciliani, venive assicurato, non sarebbero stati avviati ai campi di concentramento ma rimandati a casa.I risultati ci furono, la base di Augusta fu abbandonata senza che un qualsiasi nemico si fosse fatto vedere.Dopo la guerra qualcosa rimase, i movimenti separatisti, qualche mafioso,Giuliano,che diceva di agire in tal senso.
yusha
2010-04-30 09:53:13 UTC
concordo con quanto detto da @aspire, aggiungo solo che: gli americani si rivolsero alla Mafia per il controllo e la sorveglianza dei propri porti contro sabotatori e spie naziste

, perchè gli armamenti, le vettovaglie e le truppe viaggiavano per mare e l'Atlantico era infestato dai sommergili tedeschi.
2010-04-30 13:30:37 UTC
Ehh ?? Il popolo siciliano non voleva unirsi all'Italia. Le Due Sicilie erano lo stato più ricco di italia e il terzo stato più ricco d'Europa, altro che Italia e USA.. Quell'infame di Garibaldi poi venne al meridione mandato da quel vigliacco savoiardi che neanche dichiarò guerra e sterminò un milione di contadini, rase al suolo 54 paesi e dopo proseguì in questo modo:



- Rapinò letteralmente il banco di Napoli e Sicilia rubando 443,2 milioni di Lire.

- Proseguì sterminando altri soldati ed aiutò i Savoia a deportare i soldati duo siciliani nei CAMPI DI CONCENTRAMENTO di Fenstrelle ( in Piemonte ).

- Dopodichè lascio le Due Sicilie in mano alla mafia. Nel vero senso della parola. Garibaldi stipulò un contratto con i mafiosi per tenere a bada il popolo, come fecere gli americani 80 anni dopo.



E di questo di prove ce ne sono quante ne vuoi, basta chiedere.



Inizio con darti questo:



Prima dell'unità di italia :



Miglior finanza pubblica in Italia; ecco lo schema al 1860 (in milioni di lire-oro) :

- Regno delle Due Sicilie: 443, 2

- Lombardia: 8,1

- Veneto: 12,7

- Ducato di Modena: 0,4

- Parma e Piacenza: 1,2

- Stato Pontificio: 90,6

- Regno di Sardegna: 27

- Granducato di Toscana: 84,2



Saluti



http://www.youtube.com/watch?v=KQGElHhzveU&feature=related
barby96
2010-04-30 09:42:01 UTC
Alcune insurrezioni rivelarono qual era lo stato d'animo dei Siciliani, finché il 4 aprile 1860, scoppiò la rivolta, capeggiata da Francesco Riso, che fu detta del convento della Gancia. Le truppe borboniche ne ebbero abbastanza facilmente ragione, ma essa offrì il modo a Crispi di dimostrare a Garibaldi come l'isola fosse pronta ad accogliere la spedizione che questi aveva in animo di fare, dopo però che il popolo siciliano si fosse sollevato. La campagna nell'isola contro le forze borboniche fu molto più rapida di quanto si credesse: il 14 maggio da Salemi Giuseppe Garibaldi assumeva la dittatura della Sicilia in nome di Vittorio Emanuele II; il giorno dopo sconfiggeva il nemico a Calatafimi, aprendosi la via per Palermo, ove giungeva il 27 maggio. Il 2 giugno il generale formava un ministero, nel quale la figura predominante era il Crispi e, poco dopo, scacciava dall'isola l'inviato di Cavour, il La Farina, ma accettava la collaborazione del Depretis, pure inviato da Cavour, nominandolo anzi prodittatore. Con la battaglia di Milazzo del 20 luglio tutta la Sicilia era liberata e la spedizione continuava nel continente.

Tuttavia una non indifferente parte della classe dirigente insulare era contraria ad un'annessione pura e semplice e avrebbe voluto conservare una certa autonomia, ma Cavour, facendo votare per la fusione, infranse queste aspirazioni. I ceti popolari, nel passaggio dalla società feudale, in cui godevano di diritti che ne alleviavano le condizioni, alla società borghese quale fu introdotta violentemente nell'isola, ebbero maggiormente a soffrire, e, pertanto, alimentarono quello che fu detto il fenomeno del brigantaggio, fenomeno sociale di ribellione al nuovo dominio della borghesia che le leggi del parlamento italiano consolidavano. Tale triste situazione portò alla rivolta di Palermo del settembre del 1866, in cui si trovarono unite a combattere il governo della Destra e le due opposizioni: da un lato la reazionaria del clero e delle classi popolari e dall'altro la democratica e repubblicana, che raccoglieva parte della borghesia delusa dell'unità. Per sette giorni Palermo fu tenuta sotto scacco dagl'insorti e si dovette mandare il generale Raffaele Cadorna per aver ragione della rivolta.

Dal 1886 al 1894 le condizioni dell'isola invece di migliorare peggiorarono, soprattutto in conseguenza della rottura dei rapporti commerciali con la Francia nel 1887 che danneggiò notevolmente l'agricoltura meridionale. Nelle campagne il disagio dei contadini era aggravato dall'occupazione, da parte dei borghesi, delle terre demaniali, che destò una viva resistenza e che portò al tragico episodio di Caltavuturo (gennaio 1893), quando la truppa sparò sui contadini uccidendone undici, mentre nelle campagne e nelle zolfare gli operai chiedevano o lavoro o aumento dei salari. Intanto, a cominciare dal 1890-91, la propaganda socialista era penetrata nell'isola ed erano sorti, numerosi, i Fasci dei lavoratori. Il movimento, che si estendeva sempre più, favorito dalla cattiva situazione economica, fu affrontato dal secondo governo Crispi con la forza: fu decretato lo stato d'assedio e sospesa la libertà di stampa, furono sciolti i Fasci e gli arrestati deferiti ai tribunali militari. Le condizioni dell'isola non migliorarono granché, neppure durante il decennio giolittiano che anzi, col protezionismo industriale, peggiorò la situazione del Meridione in grande prevalenza agricolo. Dopo la prima guerra mondiale anche in Sicilia, come nelle altre regioni del Sud, frequenti furono le invasioni dei terreni da parte dei contadini affamati di terra e desiderosi di strapparne un pezzetto al feudatario o al grosso latifondista. Ma il regime totalitario non riuscì a risolvere nessuno dei problemi siciliani (nemmeno quello della mafia, che pure si vantò di aver estirpato), sicché tutti quei problemi si ritrovarono immutati dopo la seconda guerra mondiale. Gli sbarchi anglo-americani, nel luglio del 1943, provocarono danni notevoli e solo lentamente la Sicilia si risollevò. Il generale britannico Harold Alexander, che nella sua veste di comandante supremo dell'armata era anche governatore militare delle zone occupate, ma il vero responsabile era il colonnello Charles Poletti, capo dell'Ufficio Affari civili dell'AMGOT. Nel febbraio 1944 gli Alleati riconsegnarono l'isola al governo italiano del Regno del Sud, che nominò un Alto commissario. Intanto, però, riprendeva forza l'antica tendenza all'autonomia, che nel secolo scorso aveva spinto i siciliani a chiedere il distacco dall'Italia. Si sviluppò il movimento separatista. Si trattava di un movimento sostenuto in particolare dai latifondisti che paventavano eventuali riforme agrarie; esso tenne agitata la vita dell'isola per diversi anni, finché si andò spegnendo, anche per l'istituzione, con il Decreto lgs. 15 maggio 1946, della Regione Siciliana, che concedeva l'autonomia. Nell'aprile del 1947 veniva eletto il primo parlamento siciliano, che il 30 maggio eleggeva il p
gas 86
2010-04-30 09:40:13 UTC
Dovresti sapere, venendo in contatto con persone anziane come nonni ecc..., che la descrizione di alcuni avvenimenti politici del passato vengono, dai nostri anziani, "tramandati" in modo leggermente distorto dalla realtà, vengono , più che altro, ripetuti per sentito dire, e il sentito dire non è mai un modo attendibile di divulgare le informazioni.

Detto questo, le mire espansionistiche americane erano molte e tutto è possibile! E' vero, infatti, che gli stati uniti chiesero alla sicilia di diventare il loro tramite tra Italia e America, favorendo i contatti, i trasporti ed il commercio. Questa è storia, non credo che gli USA abbiano mai voluto avere una colonia in Europa, avevano già a disposizione un continente.

Pur sapendo questo dai libri di storia ti dico anche che, non sempre su quei libri i fatti riportati sono chiarissimi, anzi, spesso non lo sono affatto... per ciò....tutto è possibile.



Voglio comunque precisare che questi accordi con gli USA hanno favorito al 90% solo gli scambi dei mafiosi, e pochissimo sono serviti al commercio e ai contatti legali.

L'unica ad aver avuto effetti positivi, purtroppo, fu la mafia.
Alexmar
2010-04-30 15:08:24 UTC
Mettiamo dei punti certi alla questione che hai posto con una analisi della tua domanda;

molti anziani dicono che gli stati uniti erano interessati alla sicilia: L' interesse degli USA verso la Sicilia era solamente militare in funzione della guerra che stavano combattendo, dopo aver sconfitto tedeschi ed italiani in nord africa dovevano continuare la loro azione attaccando l' asse nel suo punto più debole e più utile agli interessi degli alleati: la sicilia, controllare la sicilia significava controllare completamente il mediterraneo. Quindi un interesse momentaneo legato ad un fatto e ad un periodo.

avevano proposto al popolo siciliano di unirsi con gli stati uniti d' america: Mai proposto niente, non c'è traccia, non c'è un documento, non c'è un discorso di un esponente del governo americano a tale proposito. E' vero che esponenti del movimento separatista siciliano capeggiato da Finocchiaro Aprile vagheggiavano una soluzione di questa natura, ma era fumo, fantasie, non ci sono prove che il governo americano abbia mai preso in seria considerazione tale proposito. Oltretutto il periodo in cui il movimento separatista è più forte è verso la fine della guerra e subito dopo 45\46 anni in cui l' Italia non era più un paese nemico ma di fatto era diventato alleato degli USA è impensabile che gli USA perdessero un alleato così prezioso strategicamente (l' Italia) per tenersene un pezzetto !!!!

ma il popolo decise di unirsi all' italia.: il popolo non ha deciso niente la sicilia era già da tempo parte dell'Italia e come tale è rimasta.

Alcune considerazioni finali.

1) Non era politica degli USA prendersi pezzi di altri paesi anche se nemici!

2) C'è da dubitare che l'Ingliterra accettasse di trovarsi un alleato così ingombrante in mezzo al mediterraneo (in quegli anni il Regno unito pensava di essere ancora una grande potenza economica-militare-coloniale) e gli americani li preferiva averli amici e al di là dell' atlantico!



Ricordo che desidero risposte inerenti all'argomento e scritte in modo educato: credo di essere stato ''inerente'' ed educato, purtroppo vedo che abbondano gli sproloqui, certo la mafia ha avuto un ruolo nell favorire la vittoria alleata, ha avuto un ruolo nel governo militare di occupazione dell' isola (purtroppo lo ha sempre avuto, un ruolo, con tutti i governi, di pace o militari, legittimi ed illegittimi)

ma le analisi storiche vanno fatte sù dati di fatto per capire meglio cosa è successo e per capire meglio cosa siamo diventati, analisi come quelle di quel user che ogni volta spara a zero su Garibaldi e che pubblica e ripubblica la ricchezza del regno delle due sicilie, non dimostrano niente, anzi dimostrano che non ha mai cercato di capire l' evoluzione storica del nostro paese, quali sono state le dinamiche profonde che hanno portato all'unificazione e i problemi della diversa evoluzione sociale ed economica tra il sud e il nord italia.

ciao
2010-04-30 11:59:35 UTC
quoto Aspire
Aspire
2010-04-30 09:38:53 UTC
Quando la Mafia, si hai capito bene...LA MAFIA...decise di far sbarcare gli americani in sicilia per porre fine alla guerra ed in cambio ottenere vari favori in AMERICA..... si era vociferato che qualcuno della cupola di allora avesse addirittura chiesto di entrare a far parte dell'America... Ma da Roma ci fu' una pressione mostruosa e gli Americani che non erano ne favorevoli ne contrari decisero di rinunciare sotto consiglio del capo dello stato.... (del nuovo governo).... Cosi' la SICILIA ottenne solo un grandissimo potere in America dove fu' arrestata per un lungo periodo la guerra alla Mafia e in sicilia arrivarono tantissimi aiuti e fondi come riconoscimento per l'aiuto prestato... E PENSARE CHE SE NON ERA PER LA MAFIA ERAVAMO ANCORA IN GUERRA....


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