Guarda che Lucrezia Borgia non ha mai ucciso il marito, Alfonso d'Araggona (... - 1510) anzi, se ne prese cura! Adesso ti spiego:
Dal 1499 al 1502 Lucrezia fu, creata dal Papa, governatrice di Spoleto, Foligno, Assisi, Nocera, Sassoferrato, Visso, Gualdo, Bettona, Trevi, Bevagna, Montefalco, Sangemini e dell'Abbazia di Ferentillo. Risiedeva a Spoleto.
Al tempo del suo secondo matrimonio, Lucrezia era completamente persa nel mondo del padre, apparentemente ignara dei suoi raggiri e convinta che il Papa agisse spinto esclusivamente dall'immenso amore che provava per la figlia prediletta.
Così si accostò ad Alfonso, che a quanto pare fu il primo amore della sua vita.
Giovani molto simili, entrambi sacrificati alla ragion di Stato, si trovarono presto ad essere innamorati molto affiatati. Tuttavia il Papa aveva grandi mire espansionistiche e, paventando un'alleanza con la Francia, giunse alla conclusione che il matrimonio era per lui solo un peso.
Per quanto innamorato lo sposo fuggì, per salvarsi la vita, lasciando sola Lucrezia con il loro neonato primogenito: Rodrigo d'Aragona.
Rispondendo alle suppliche dell'amata figlia, il Papa inviò un salvacondotto ad Alfonso e lo ricondusse alla corte papale in attesa di un momento propizio.
Fu così che la notte del 15 luglio 1500 il giovane, in una passeggiata serale, venne aggredito da quelli che apparentemente erano pellegrini. A soccorrerlo furono la sorella, Sancha, sposa del più giovane dei Borgia (Goffredo), e Lucrezia, che si presero cura dell'uomo e per un mese si alternarono al suo capezzale evitando che rimanesse solo anche per un istante. Erano sicure che il pericolo si annidasse all'interno del palazzo, tanto da preparare loro stesse i pasti per l'infermo. Ma il 18 agosto con un inganno Lucrezia e Sancha furono allontanate dalla stanza dell'infermo, e il principe, ormai fuori pericolo e in via di guarigione, fu misteriosamente strangolato. Nell'assassinio tutti riconobbero la mano di Micheletto, uomo di fiducia di Cesare Borgia e suo boia personale.
Lucrezia passò il periodo di lutto a Nepi, lontano dalla famiglia. Quando tornò a Roma rientrò nelle grazie del padre, tanto che questi le lasciò la reggenza nei periodi di assenza.
Tu ti stavi confondendo con il veleno che portava nell'anello !
Ciao e spero di esserti stato utile !