- Supponiamo che la Macchina del Tempo fosse stata costruita dai Nazisti e non dagli alleati (ricordate Red Alert?). Cosa sarebbe successo? Probabilmente i Tedeschi avrebbero vinto la guerra, ed avrebbero imposto la loro assurda logica per tutto il globo. Questo è l'antefatto di Mortyr. Siamo nel 2090 e passa, e la Germania nazista ha ormai preso possesso di tutta la terra, grazie anche all'utilizzo della prima Macchina del tempo, che le permise di vincere la seconda guerra mondiale ricevendo un potete artefatto dal futuro. Ormai il passato è qualcosa di cui è rimasto solo qualche immagine sfumata... Ma c'è comunque qualcosa che non quadra. Cataclismi, terremoti catastrofici e le peggiori disgrazie continuano a flagellare la popolazione. Un gruppo di scienziati, studiando i recenti eventi, sono riusciti a trovare la causa: l'uso eccessivo del macchinario che portò più di un secolo prima la Germania alla vittoria. Come unica soluzione si prospetta la distruzione di quest'ultimo direttamente nel tempo in cui fu inventata, ma questo significa anche cancellare un futuro in cui il governo attuale (del 2090 e passa) non sarebbe mai esistito. Non si sarebbe quindi potuto fare affidamento sulle forze statali, si doveva necessariamente affidare la missione ad una sola persona
Le prime idee era di affidare il tutto all'agente le cui gesta furono narrate da gioco della ID, ma poi si resero conto che era solo un gioco, e quindi l'onere di portare a termine il delicato compito è stato affidato a Sebastian, il figlio di uno degli scienziati che avevano scoperto la causa di tutto. Questo, giovane che stava intraprendendo in maniera brillante la carriera militare, non si tira indietro. La missione è semplice: sarebbe stato mandato indietro fino al 1944 a poche centinaia di metri dal marchingegno incriminato, avrebbe dovuto uccidere il capo progetto e distruggere la macchina appena costruita.
Un grande scienziato, Paul Davies, spiega come si può viaggiare nel passato e nel futuro: con una macchina che crea strade cosmiche verso tempi lontani. E l'ha anche progettata, sfruttando solamente tecnologie già conosciute.
Viaggiare nel tempo è possibile e sappiamo come farlo”: La macchina non è ancora stata realizzata, perché ci sono prima da risolvere un po' di problemi tecnici e politici, ma il progetto è già pronto. Anche gran parte dei pezzi che la compongono esistono già, sparsi nei più avanzati laboratori di ricerca di tutto il mondo.
Paul Davies parla dei viaggi nel tempo come di un'opportunità che non abbiamo ancora sfruttato per pigrizia, come se la macchina fosse già pronta a far partire i primi “temponauti”.
Il punto di partenza è il concetto che il tempo è una dimensione variabile, come lo sono le tre spaziali.
Si tratta dell'idea centrale della Teoria della Relatività, formulata da Einstein nel 1905, per questo, secondo Davies, abbiamo in mano addirittura da quasi un secolo la formula per viaggiare nel tempo.
“La Teoria della Relatività ci fornisce ben due metodi per viaggiare nel futuro. Il primo è muoversi ad alta velocità, sfruttando la distorsione del tempo dovuta al moto, prevista dalla Relatività ristretta. Se disponessimo di un'astronave che viaggiasse al 99,99999 per cento della velocità della luce, potremmo raggiungere l'anno 3000 in meno di sei mesi”. Questo tipo di viaggio è una conseguenza della Relatività, ...