Il trattato di Bruzolo del 1610 stipulato fra francesi e gli italiani prevedeva un'alleanza matrimoniale fra i Vittorio Amedeo di Savoia ed Elisabetta dei Borbone (figlia del re francese Enrico IV) in chiave antispagnola; e la formazione di un'alleanza per la conquista di Milano da parte della casa sabauda. Ciò fu però ridiscusso dopo l'assassinio di Enrico IV da parte di François Ravaillac, nel medesimo anno; a seguito di ciò la reggenza fu assunta dal Delfino Luigi XIII (che avendo da poco compiuto i nove anni venne aiutato dalla madre Maria de' Medici). Mentre Elisabetta fu data in sposa nel 1615 al Principe delle Asturie Filippo IV d'Asburgo, futuro re spagnolo, il cui bis-nipote poi sarà il primo re di Spagna della dinastia dei Borbone a Napoli. Filippo V di Spagna, infatti fu nipote del francese Re Sole (Luigi XIV) che sposò Maria Teresa (regina consorte di Francia, figlia di Elisabetta e Filippo IV); Filippo V e Elisabetta Farnese (figlia di Odoardo II Farnese, principe di Parma) da cui nel 1716 nacque Carlo di Borbone che grazie ad azioni diplomatiche della madre ed ad interventi armati ottenne il riconoscimento dei suoi diritti sul Ducato di Parma e Piacenza, di cui divenne duca nel 1731, e sul Granducato di Toscana, dove l'anno seguente fu nominato principe ereditario. Inoltre non bisogna dimenticare che Carlo fu a partire dal 1734 il capostipite della dinastia dei Borbone nel regno delle Due Sicilie in cambio della rinuncia ai ducati farnesiani, che lo conquistò, al comando delle armate spagnole. A Napoli Carlo ricostituì uno stato indipendente che comprendeva tutto il Mezzogiorno italiano e la Sicilia, appunto il regno delle Due Sicilie (gli Angioini a Napoli che resteranno fra alti e bassi fino al 1860). Bisogna poi ricordarci che alla morte di Carlo II di Spagna, in Europa si crearono conflitti fra i vari Stati che ambivano al trono; la gran parte delle dinastie regnanti al momento vantava parentele con la Spagna. Olanda ed Inghilterra, ad esempio, volevano dividersi i territori del Nord Africa, dell'America e dell'Asia, il Ducato delle Due Sicilie, il Ducato di Milano, lo Stato dei Presidii (parte del Granducato di Toscana), il Marchesato di Finale, le Baleari, Gibilterra, i Paesi Bassi, la Sardegna; un'estensione territoriale tale da allettare le altre nazioni europee con la prospettiva di ampliare il commercio. Ogni ipotesi aveva quindi l'obiettivo dello smembramento della grande potenza economica; visto che l’unione della Spagna con ogni altra corona avrebbe spostato l'asse dell'equilibrio politico-militare ed economico a favore di questo. Per via ereditaria sarebbe dovuta toccare alla rinunciataria Maria Teresa di Spagna moglie di Luigi XIV, che vedeva il nipote Filippo d'Angiò (Filippo V) al trono come tra l'altro voleva Carlo II; a contrastarlo era l'imperatore austriaco Leopoldo I d'Asburgo, cognato di Carlo II. A distanza di cinque giorni dalla lettura ereditaria, fu proclamato nuovo re di Spagna il duca d'Angiò e solo dopo tredici anni di dure lotte che videro da una parte schierate le truppe franco-spagnole e dall'altra l'Alleanza Imperiale (Inghilterra, Austria e gli stati tedeschi del Sacro Romano Impero), si giunse alla Pace di Utrecht con cui si riconobbe la sovranità a Filippo d'Angiò, ma la sua corona fu separata da quella di Francia. In cambio la Spagna cedeva alla Austria i Paesi Bassi, il regno di Napoli e quello di Sardegna, oltre al Ducato di Milano e la Toscana; ed all'Inghilterra dava Gibilterra, Minorca ed i territori nordamericani d'Acadia, Terranova e la Baia di Hudson, oltre ad impegnarsi a non appoggiare più i cattolici Stuart al trono riconoscendo in Guglielmo d'Orange il re inglese. Al duca Vittorio Amedeo II di Savoia fu data la Sicilia col relativo titolo regio, nonché Casale e il Monferrato, la Lomellina e Valsesia; mentre il Ducato di Mantova restava all'Austria. Inoltre fu riconosciuta la nascita, a partire dal 1701, del nuovo Regno di Prussia nell'Europa orientale sotto la monarchia di Federico III Hohenzollern. Ma non si stabilì nulla inerente al predominio sul Mediterraneo, ciò condurrà nel 1717 alla Guerra della quadruplice alleanza; iniziata con l'invasione spagnola di Sicilia e Sardegna terminata con la sconfitta della medesima tre anni dopo da parte dell'Inghilterra, Austria (SRI), Olanda e Francia; col trattato dell'Aia (1720) sancì che qualora Filippo V fosse stato confermato re della Spagna, la Spagna avrebbe perso i suoi territori in Italia ed Olanda, ma il sovrano iberico ottenne che il figlio Carlo subentrasse ai Farnese come duca di Parma e Piacenza e di Toscana al termine della linea maschile dei Farnese. In definitiva quindi il trattato dispose il cambio dell'egemonia dei Savoia dalla Sicilia, assegnata all'Austria, alla Sardegna, cosicché Vittorio Amedeo divenne re di Sardegna.