"un mio amico invece sostiene che la p3 sarebbe tangentopoli"
Sbaglia, e tu hai ragione.
I nomi giornalistici "p3" e "p4" (e chissà fino a che numero si potrebbe arrivare, volendo), che non c'entrano moltissimo con la P2, quella vera (anche se alcuni nomi ritornano) non contribuiscono certo a rendere le cose più chiare. Si tratta di circoli ristretti di affaristi molto influenti e ben agganciati.
"Tangentopoli", invece, è come, giornalisticamente, viene chiamato il sistema di corruzione generalizzato di fine anni '80, primi anni '90, emerso a Milano con l'inchiesta giudiziaria "mani pulite" (già chiusa e la maggior parte - forse tutti - dei condannati ha anche già scontato la pena). "Tangentopoli", ovvero "la citttà delle tangenti" (credo che la paternità vada a qualcuno nella redazione di Santoro) era Milano, centro del potere craxiano, autonominatasi "capitale morale d'Italia" e scopertasi capitale del malaffare.
Sempre giornalisticamente, con "mani pulite" e le elezioni del 1992, si fa terminare la "prima Repubblica" e cominciare la "seconda" (giuridicamente e storicamente la Repubblica Italiana è una, non essendo realmente cambiata la Costituzione formale).
La cosiddetta "p3" era (è) un gruppo di potere e di affari molto vicino ai vertici del PDL (Denis Verdini e Marcello dell'Utri non hanno bisogno di presentazioni, credo), che faceva affari e tramava per influenzare nomine politiche e anche indagini (come quella di Firenze sulla "Cricca" e il G8 della Maddalena) e verdetti di organi di giustizia (come quello della Corte Costituzionale sul "Lodo Alfano"). Ruotava intorno al faccendiere Flavio Carboni, ex piduista (da qui credo venga il nome "p3"), e coinvolgeva un sottosegretario all'economia, Nicola Cosentino.
Non ne senti più parlare, ma è moltopresto per le condanne. Siamo in Italia, per arrivare al processo (se si arriverà) EDIT: ci vorranno ancora un po' di anni.
Comunque c'è una montagna di intercettazioni che, con le incriminazioni, sono diventate pubbliche. Puoi farti una ricerchina in Google e leggerti cosa si dicevano tra di loro e farti un'idea non tanto se hanno commesso dei reati o meno (questo lo lasciamo ai giudici), ma su che razza di gente abbiamo al governo.