Domanda:
Giampaolo Pansa... uno storico imbarazzante?
tony bruschetta
2011-02-06 15:09:39 UTC
Ho avuto la sfortuna di ascoltare or ora uno speciale tg1 della domenica sera. Ospite Giampaolo Pansa. Al di là delle sue idee, che peraltro nemmeno conosco, sono rimasto stupito, quasi meravigliato, dall'ignoranza spavaldamente sfoderata da questo rubicondo individuo che se non ho capito male viene fatto passare per STORICO... I suoi commenti, le sue asserzioni, paiono ribollire di una superficialità, di un'ignoranza, di un qualunquismo a tratti da far intenerire, come capita con certi ragazzini tredicenni che in metro sparlacchiano di "comunisti e fascisti" come si trattasse di romanisti o interisti... Ecco, mi sono quasi sentito in imbarazzo, per la vacuità del suo parlare. Poi mi sono reso conto che non c'è nulla di cui il buon Pansa dovrebbe sentirsi in imbarazzo: dice sciocchezze e viene pagato per farlo.
Qualcun altro ha avuto la stessa impressione di questo signore?
Sette risposte:
Chuck
2011-02-06 16:13:42 UTC
No!



Imbarazzante sei tu.



Pansa è uomo coraggioso e ricco dell'onestà intellettuale che a te manca. Intanto non riferisci nulla di ciò che lui ha detto e a te non va a genio. E' stato vicedirettore di Repubblica sotto la direzione delo sconosciutissimo Eugenio Scalfari, poi ha lavorato nel riformista sotto la direzione di Polito, ma a differenza di tantissima gente di sinistra lui ama pensare con la sua testa, e di conseguenza non segue il mare di pecore della sinistra solo per far piacere a te o a tutti gli altri.
gigispina@ymail.com
2011-02-07 10:09:22 UTC
perché invece di scrivere su Yahoo non mandi una lettera a tg 1 ?

per la tua informazione leggi cosa ha risposto "spiritt of historian"

egli ha dato una ottima risposta
anonymous
2011-02-07 11:31:58 UTC
Facevi prima a dire che ti fa rabbia che qualcuno sputtani

i partigiani,i leccaculi degli americani e compagnia bella

(insomma,quei tizi che nelle immagini dello speciale di ieri sera sputavano sui morti ridacchiando

o rasavano a zero le ragazzine colpevoli di non fare ******* a loro e ai soldati americani).





Limitati a dare giudizi sulla playstation,

forse in quel campo hai qualche cognizione di causa.......
?
2011-02-07 08:03:37 UTC
- Ma chi sei tu per dare dell' ignorante a Pansa? Ma lo sai quanti libri ha scritto Pansa in vita sua? quanti articoli ha fatto da inviato sin dagli anni '60 per l'Espresso e Repubblica? Quale è la tua base culturale per esprimere certi tipi di giudizio stroncanti? ...

Forse ti hanno fatto imbestialire i suoi giudizi "revisionistici" sull'epopea partigiana? Cerca di documentarti e magari capirai che Pansa dice il vero...triangolo di Reggio Emilia docet...



Per il resto quoto Chuck...





Grazie Gigi, ti sono in debito...
?
2011-02-07 11:22:45 UTC
Definire Giampaolo Pansa uno storico è un errore non tanto per quello che dice ma per come lo dice. E' un giornalista e come da abitudine dei giornalisti italiani nei suoi libri ed articoli non cita le fonti o i riferimenti perchè il lettore possa andare a verificare se l'interpretazione di quanto riportato è corretta. Un simile atteggiamento è quello di Vttorio Messori.

Quanto poi a quello che dice, non fa altro che ripetere quello che Giorgio Pisanò aveva affermato decenni or sono nelle sue monumentali opere sulla Repubblica Sociale Italiana che, scritte da un ex fascista repubblicano, suscitavano diverse perplessità quanto ad imparzialità. Pansa ha scoperto che la storia che fino a pochi anni fa era stata scritta sul quel drammatico periodo mostrava un manicheismo estremo: i partigiani sempre buoni e i fascisti sempre cattivi, nascondendo misfatti dei primi sotto una coltre di silenzio che ha avuto il merito di far cessare. Quanto poi ad una verifica della portata di quanto da lui scritto, il giudizio deve essere espresso dopo l'analisi delle fonti.
denisvidale
2011-02-07 10:37:09 UTC
Non hai avuto la sfortuna di ascoltare Giampaolo Pansa, ma di ascoltare un speciale del tg1 con Pansa ospite - una cosa che metterebbe in cattiva luce chiunque, anche un uomo che è stato un ottimo giornalista ed un bravo storico, prima di sopravvivere a sé stesso.

Sarò sincero: QUESTO Pansa non mi piace, e non per le sue tesi "revisioniste" (le sue posizioni non sono affatto nuove), ma per come ha modificato il suo modo di pensare e di esporre le vicende. In origine, Pansa era uno di quei rappresentanti di un revisionismo "critico" (che conta tra gli esponenti gente come Mazzantini e Melagrani), che cercava di far luce sui "lati oscuri della resistenza e di spiegare perché i fascisti ed i saloini avessero compiuto una certa scelta - e fin qui niente di illecito o di scorretto, anzi un'operazuione encomiabile che avrebbe meritato maggior attenzione. Il problema è sorto con gli ultimi lbri, quando il Pansa storico si è fatto trascinare da una deriva non tanto "revisionista" (lo storico è revisionista per sua stessa natura, perché legge e rilegge continuamente le stesse vicende) quanto da una "assolutista", che mostra improvvisamente tutto il marcio da una parte e tutto il bene dall'altra: e allora ecco che alle spiegazioni ed alle notizie documentate ed approfondite si sostituiscono le affermazioni e le dichiarazioni che sembrano slogan, e si passa dal confronto delle vicende alla loro contrapposizione - o meglio, si mostra una parte della vicenda senza darne il quadro generale: si mostrano i partigiani che rasano i capelli alle amanti dei fascisti e le violentano, ma non si spiega che quegli stessi gerarchi avevano violentato e torturato prima (solo per fare un esempio).

In questo contesto, Pansa stesso approfitta non tanto della superficialità delle proprie informazioni, quanto di quella di chi legge ed ascolta, certo che una percentuale minima di loro abbia le competenze e le informazioni per rispondere, e meno ancora la possibilità di ribattere (ad esempio, dimostrando che "il questore comunista" della repressione postbellica altri non fosse che un ex fascista projnto a cambiare bandiera). Uno speciale come quello che hai visto, ovviamente, va tutto a vantaggio di chi pontifica (discorso valido per tutti, sia chiamino Pansa, Guerri, Saviano, Isnenghi...), perché privo di contraddittorio. Un dibattito reale, davanti ad una platea, darebbe un altra immagine, ma permetterebbe anche a Pansa di ritrovare, forse, lo storico che fu...ad esempio, quello che scrisse il saggio "L'Esercito di Salò".

Certo, Pansa ha, almeno ultimamente, il dono di rendersi antipatico e di sembrare superficiale e presuntuoso, ma non credo sia tutta colpa sua. Tu, peraltro, hai pieno diritto alle tue impressioni, e se Pansa ti ha dato quest'idea nessuno può ribatterti che devi imparare l'umiltà: se sei davvero convinto che dica sciocchezze non leggerlo (ma io credevo lo stesso di De Felice, e devo ammettere che se da vecchio pontificava sciocchezze, i suoi libri di storia erano e restano dei documenti eccezionali) e rivolgiti ad altri che ti sembrano più validi. Ma se vuoi dargli un minimo beneficio del dubbio prendilo in mano, magari accompagnandolo con il testo di altri storici.
?
2011-02-07 00:43:57 UTC
conosco l' aria sorniona e la sua astuzia da tempo di questo David Irving de noantri,questo personaggio trova spazio perchè la maggior parte dei testimoni del tempo della seconda guerra mondiale e della Resistenza sono scomparsi e l'ignoranza degli italiani nei fatti storici rende loro totalmente indistinguibile la storia da qualsiasi propaganda faziosa (perniciosa malattia culturale di tutte le "democrazie" occidentali e delle neo "democrazie" dell' Est ), egli si permette di revisionare la storia strizzando l'occhio ai nuovi fascisti, arricchendosi finanziariamente sfruttando abilmente e titillando la foia antidemocratica e anticomunista con le sue abiette commemorazioni e falsificazioni di fatti storici,decontestualizzando,ingigantendo e sovvertendo gli avvenimenti.


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